23 febbraio 2015

17 cose che cambiano per sempre quando vivi in un altro paese.


Sul punto di preparare il nostro terzo trasloco in pochi anni, guardo indietro e so che infilare la nostra vita in una valigia e trasferirci in un altro paese è stata una delle migliori decisioni che abbiamo mai preso. Perché quando te ne vai, quando trasformi la tua vita in viaggio e incertezza, cresci.

Ti confronti con nuove sfide, scopri lati di te che non conoscevi, ti sorprendi e ti lasci sorprendere dal mondo. Impari e allarghi le tue prospettive. Disimpari e, grazie a qualche botta e a un certo numero di lezioni, cresci in umiltà. Evolvi. Senti nostalgia... e crei ricordi che non ti abbandoneranno più. Se hai vissuto o viaggiato per un certo periodo lontano da casa, sicuramente ti sentirai identificato in queste 17 cose che cambiano quando vivi in un altro paese.



"Tutto il buono nella vita nasce da un salto nel vuoto"


1. L'adrenalina non ti abbandona.

Dal momento in cui decidi di andartene, la tua vita diventa un via vai di emozioni, di inaspettato, di apprendimento e improvvisazione. I sensi non dormono mai e per un certo tempo bandisci la parola routine dal tuo vocabolario per lasciare spazio all'adrenalina. Nuovi posti, nuovi costumi, nuove sfide, nuove persone... La sensazione di partire da zero dovrebbe impaurirti, invece crea dipendenza.

2. Però, al ritorno… è tutto uguale.

Così che, quando torni a casa per pochi giorni, ti sorprende che tutto proceda nello stesso modo. La tua vita è cambiata a ritmo vertiginoso e arrivi carico di esperienze e con l'aspettativa di qualche giorno di vacanza. Ma in casa tutto trascorre col suo ritmo abituale. Gli altri continuano a fare i salti mortali con gli impegni quotidiani e capisci… che la vita non si ferma per te.

3. Ti mancano le parole o ne hai troppe da dire.

Quando ti chiedono come va, fai fatica ad incontrare le parole giuste. Poi, tuttavia, devi morderti la lingua perché a metà di ogni conversazione ti ricordi di un sacco di aneddoti e non vuoi sembrare pretenzioso o annoiare gli altri  con racconti sul "tuo altro paese".

4. Capisci che il coraggio è sopravvalutato.

Molte persone ti diranno che sei coraggioso, che anche loro vorrebbero andarsene, però non ne hanno il coraggio. Anche se pure tu hai avuto paura, sai benissimo che il coraggio costituisce, forse, un 10% delle grandi decisioni. Il restante 90% è voglia. ¿Ti va di farlo? Fallo. Quando ci lanciamo, non esistono più né coraggiosi né codardi: succeda quel che succeda, lo affronterai.

5. E, improvvisamente, sei più libero.

È probabile che tu sia libero tanto quanto prima, ma la sensazione di libertà, adesso, è diversa. Se sei fuggito dalle comodità e sei riuscito a far funzionare tutto a centinaia di chilometri di distanza da casa tua, senti che puoi fare qualunque cosa.

6. Smetti di parlare una lingua in particolare.

Una volta ti scappa una parola in un'altra lingua; un'altra ti viene in mente un solo modo di descrivere qualcosa... con quell'espressione perfetta che non esiste nella lingua giusta. Quando convivi con una lingua straniera, impari e disimpari allo stesso tempo. Mentre interiorizzi modelli culturali e insulti nella tua seconda lingua, ti sorprendi a sforzarti di leggere nella tua lingua materna affinché non si arrugginisca. Come quando Homer va a una degustazione di vini e si dimentica come si fa a guidare.

7. Impari a dire addio… e ad essere soddisfatto.

Presto ti rendi conto che, adesso, molte cose e persone sono di passaggio e il valore della maggior parte delle situazioni diventa relativo. Perfezioni l'equilibrio tra creare legami e saperti staccare da oggetti e ricordi: una lotta continua tra nostalgia e pragmatismo.

8. Vivi con due di tutto.

Con due schede SIM (una delle quali strapiena di numeri di telefono di tutti gli angoli del mondo), con due tessere della biblioteca, con due conti in banca, con due tipi di valuta che sempre, non sai come, finiscono per mischiarsi quando vai per pagare qualcosa.

9. Normale? Che cosa è normale?

Vivere in un'altro paese, come viaggiare, t'insegna che "normale" significa socialmente o culturalmente accettato. Così che, quando t'immergi in un'altra cultura e in un'altra società, il tuo concetto di normalità si sfalda. Impari che esistono altri modi di fare le cose e, dopo un po', prendi anche tu quell'abitudine che per te prima era impensabile. Inoltre, conosci meglio te stesso, perché scopri quali sono le cose nelle quali credi veramente e quali, invece, sono apprese.

10. Diventi turista nella tua propria città.

Quell'attrazione turistica che magari non avresti visitato nel tuo paese, si somma alla lista di posti da visitare nella tua nuova casa e diventi rapidamente un esperto della città. Però, quando qualcuno viene a trovarti per qualche giorno e ti chiede consiglio, ti costa scegliere solo poche attività: se fosse per te, gli consiglieresti di visitare tutto!

11. Impari a essere paziente e a chiedere aiuto.

In un altro paese, il compito più facile può trasformarsi in una sfida. Sbrigare pratiche burocratiche, trovare la parola giusta, sapere che autobus prendere. Ci sono sempre momenti di disperazione, però ti armi rapidamente di più pazienza di quella che hai sempre avuto e accetti che chiedere aiuto (sull'autobus, per strada, ai tuoi conoscenti) non solo è inevitabile, ma anche molto sano.

12. Il tempo si misura in piccoli momenti.

Come se guardassi dal finestrino di una macchina in corsa, il tempo a distanza sembra trascorrere molto lentamente, mentre da vicino i dettagli passano a velocità vertiginosa. Da lontano ti giungono notizie di come procede la vita a casa: compleanni, persone che se ne vanno, date importanti che ti perderai... In cambio, nella tua nuova casa, il susseguirsi delle giornate è molto rapido. Il concetto di tempo si deforma tanto che impari a misurarlo in piccoli momenti, che sia una chiamata Skype con gli amici di sempre o una birra con i nuovi. 

13. La nostalgia ti invade nel momento meno atteso.

Un cibo, una canzone, un odore. Qualsiasi piccolezza basta perché, d'improvviso, t'invada la nostalgia. Ti mancano dettagli che non avresti mai immaginato (alzi la mano chi non ha conservato come un tesoro un vasetto di pomodoro fritto come se fosse l'Unico Anello) e daresti qualunque cosa per poterti trasportare, per un istante, in quel luogo. O per poter condividere la sensazione con qualcuno che ti capisca...

14. Però sai che non è dove, ma quando e come.

Anche se, nel profondo, sai che non ti manca un posto, quanto piuttosto una strana e magica congiunzione di luogo, momento e persone giuste. Quell'anno che hai passato in viaggio, durante il quale hai condiviso la tua vita con persone speciali, sei stato così felice. In ogni posto dove hai vissuto rimane un pezzettino di chi sei stato, ma a volte non basta tornare in una città per smettere di sentirne la mancanza.

15. Cambi.

Leggerai spesso che ci sono viaggi che cambiano la vita. E, nonostante i luoghi comuni,  vivere in un altro paese è un viaggio che ti cambierà profondamente. Scuoterà le tue radici, le tue certezze e le tue paure. Vivere a Edimburgo ci ha cambiato per sempre, sotto molti aspetti, e se non fosse per quei tempi, oggi non saremmo sul punto di compiere il prossimo passo nelle nostre vite. Forse prima non ci credi, o non te ne rendi conto durante. Però un giorno lo vedrai con una sorprendente chiarezza. Ti sei evoluto, hai cicatrici, hai vissuto. Sei cambiato.

16. Casa entra in una valigia.

Dal momento in cui la tua vita entra in una valigia (o, se hai fortuna con la tua compagnia aerea, in due), quello che intendevi per "casa" smette di esistere. Quasi tutto quello che puoi toccare con mano è sostituibile; ovunque viaggi, accumulerai nuovi vestiti, nuovi libri, nuove tazze. Però arriverà il giorno in cui, nella tua nuova città, sarai invaso dalla sensazione di essere a casa. Casa è chi ti accompagna, chi lasci indietro, sono le strade dove trascorre la tua vita. Casa sono anche gli oggetti sparsi che popolano il tuo nuovo appartamento, quelli di cui ti disfarai senza rimpianti quando arriverà il momento di andarsene. Casa sono i ricordi, le conversazioni a distanza con famiglia e amici, un pugno di fotografie.

17. E… non si può tornare indietro.

Adesso sai cosa significa rinunciare alle comodità, cominciare dal principio e meravigliarti tutti i giorni. E il mondo è così grande che... come si fa a rinunciare a continuare a scoprirlo?


(Articolo originale: Angie CastellsCosas que cambian para siempre cuando vives en otro país.)

Nessun commento: