Non voglio pietà né comprensione per il dolore che ho provato. Si soffre tutti, non c'è nulla di speciale.
Ognuno ha un suo destino, ognuno ha i propri nodi da sciogliere e, in questo contesto, soffrire è un percorso naturale tanto quanto respirare.
Non voglio pietà né compassione: il mio dolore è una cosa di cui parlo come un dato di fatto, senza sfumature qualitative o rivendicative.
Quindi non guardarmi con quello sguardo apenado. Perché, prima o poi, mi costringerai a cavarti gli occhi.
Ognuno ha un suo destino, ognuno ha i propri nodi da sciogliere e, in questo contesto, soffrire è un percorso naturale tanto quanto respirare.
Non voglio pietà né compassione: il mio dolore è una cosa di cui parlo come un dato di fatto, senza sfumature qualitative o rivendicative.
Quindi non guardarmi con quello sguardo apenado. Perché, prima o poi, mi costringerai a cavarti gli occhi.
Nessun commento:
Posta un commento