02 marzo 2013

Aria di cambiamento? O puzza di bruciato?

Forse qui a qualcuno sfugge il funzionamento della democrazia e delle leggi: Grillo non ha i numeri per fare nessun Governo, che piaccia o no, in un sistema elettorale come quello che abbiamo, se vince la coalizione, anche per un tiro di schioppo, ha vinto quella e far formare il Governo a Grillo sarebbe quindi illegittimo, illegale e antidemocratico. 

Se davvero il M5S è il cambiamento che dice di essere, inizi con il rispetto delle Istituzioni, spregiate negli anni dalle partitocrazie e voti la fiducia a un Governo che, comunque, sarà sotto scacco e che potrà quindi essere obbligato dal Movimento a fare tutte le riforme necessarie per i cittadini e le cittadine, a cominciare da quella della legge elettorale. Senza contare che questa sarebbe l'opportunità di sbattere la porta in faccia al PDL una volta per tutte.

Per me non c'è altro modo in cui Grillo e il M5S possano mantenere le loro promesse (arroccarsi su posizioni da "duri e puri" che porterebbero solo a un prolungamento dell'antidemocratico governo tecnico, ad un'esacerbazione della situazione disastrosa dei mercati e a nessuna riforma per i prossimi mesi, fino a nuove elezioni, non lo considero certo il gran rinnovamento che il M5S ha prospettato).

Io fino all'ultimo ci spero. Voglio credere sul serio che il M5S sia quella ventata di rinnovamento che l'Italia aspettava. Ma, almeno per ora, non si sta dimostrando all'altezza. Purtroppo, non tanto a causa delle persone, forse, ma più per un leader che si sta arroccando su posizioni di potere come hanno fatto tutti i politici prima di lui. 

Mi spiace, ma la scusa del "nessun compromesso, perché NOI siamo senza macchia e voi no" a scapito di tutte le riforme che si potrebbero incominciare a discutere e a fare a breve termine, riforme che DAVVERO cambierebbero in meglio la vita degli italiani e delle italiane (sia che abbiano votato M5S, PD, o addirittura PDL - perché vorrei ricordare che uno Stato ha il DOVERE di tutelare TUTTI i suoi cittadini/e), la trovo piuttosto deboluccia. Mi sa tanto della fuffa che ci siamo sentiti propinare per anni. 

Le parole urlate, sgangherate, piene di slogan, di arroganza e di non ascolto, mi hanno stancato, che vengano da Berlusconi, da Bersani o da Grillo. Adesso basta. Vogliamo i fatti! 

Vogliamo le riforme, leggi per TUTTI i cittadini e le cittadine, il rispetto delle Istituzioni, il ritorno a uno Stato che sia DAVVERO democratico, il ritorno a toni normali, al dialogo, al rispetto reciproco, alla tutela dei diritti di non solo una fetta di società. Saremo capaci di costruire tutto questo?

Gente, recuperiamo del senso critico, che l'adesione totale e cieca, acritica e "purista" a qualunque parte/partito/idea/movimento/ecc... non è mai una cosa sana. 

Abbiate memoria di quello che  la Storia avrebbe già dovuto insegnarci in maniera indelebile.


© Oggi


2 commenti:

andima ha detto...

Mi trovi d'accordissimo su molti punti. la domanda che porrei a Grillo è: possiamo davvero puntare all'attuazione di tutto il programma M5S con questi risultati, con il paese spaccato in due (o in tre) o tenendolo in ostaggio da una posizione di coerenza-ignava-comoda del "voi fate l'alleanza e noi lì a dire sì e no con la testolina"? Non sarebbe meglio trovare una coalizione temporanea, che sì ti sporchi un poco le mani, ma non troppo, varare i punti principali di quel programma o almeno quelli su cui si riesce a trovare un'intesa, e tornare ad elezioni? Risultato: 1. avresti un piccolo miglioramento, avendo fatto approvare 2-3 punti importanti in pochi mesi, che altri governi non avrebbe varato in anni; 2. sbloccheresti la situazione con buona pace dei mercati; 3. coccoleresti un'altra fetta di elettori per le prossime elezioni, mostrandoti responsabile ma non fesso; 4. sì, perderesti un po' di coerenza essendoti alleato, ma solo temporaneamente, con "i morti che camminano"; 5. casomai qualcosa non vada bene, potresti sempre mettere con le spalle al muro il PD davanti ai loro "no" nel voler cambiare il paese, guadagnando ancora più consensi contro di loro, alle prossime eventuali elezioni.

Io ci vedo un sacco di vantaggi per il M5S, alcuni vantaggi anche per il PD per riprendersi un po' di credibilità e magari guadagnare anche più consensi nel "fare" e non "dire" e prendere la consapevolezza di una parte di elettorato che non hanno saputo convincere ma che possono supportare grazie al M5S, insomma bene per entrambi, o almeno meglio rispetto ai vaffanculo iterati e la super coerenza-nessuna-alleanza.

Eppoi così come dicono che "i grillini non sono Grillo", non vedo perché non si possa ugualmente affermare che "i pd-ini non sono Bersani" (ma nessuno lo dice, mi sembra), insomma le dimissioni di Bersani potrebbero far bene al partito, alla sua immagine di perenne sconfitti, dimostrare voglia di rinnovamento e guadagnare un po' di entusiasmo, magari proprio con Renzi, perché no, ammesso però che si dica addio a certi personaggi (D'Alema in primis) e si dimostri voglia di fare. Forse anche Grillo apprezzerebbe e inizierebbe a mostrarsi più flessibile. Ma, come nella maggior parte dei blog, forum, tweet, articoli, siamo tutti nella fantapolitica per il momento:) un po' come durante i mondiali, insomma.

Unknown ha detto...

Ho aspettato un po' a rispondere per vedere i così detti "primi passi": non mi sembra che ancora si possa parlare di reale cambiamento della politica: si continua sulla linea delle lotte di potere e delle strategiucole per guadagnare qualche voto in più.

Non ci resta che sperare che la "base" del movimento dia un po' meno retta a Grillo e faccia più quello per cui si è messa in gioco.

Non vedo reali miglioramenti, con l'aggravante di un certo comportamento settario ed escludente (non ti parlo, non voto la fiducia, non ti dico chi sono, ci mettiamo agli ultimi banchi "per controllarvi, ecc...): secondo le loro stesse parole, sono nostri dipendenti e allora io e gli italiani (TUTTI, e non solo chi li ha votati, ripeto, che in democrazia dovrebbe funzionare così, se no chiamiamola in un altro modo) avremmo anche il diritto di sapere chi sono questi signori e queste signore, cosa vorrebbero fare e come (e non mi ritirino fuori i 20 punti del programma, che la lista dei desideri di Natale la posso scrivere anche io) e che si facciano trovare disponibili al dialogo, tanto con i cittadini che con le parti politiche. Dopo 20 anni di chiacchiere, che si comincino a fare cose: credo che questo sia quello che vogliamo un po' tutti, a prescindere da chi abbiamo votato.