13 febbraio 2011

Non è un paese per donne

Quando si fanno altri tipi di manifestazioni, la maggior parte delle persone si scopre unita e motivata e grida in piazza ciò che non va.
Quando la protesta riguarda le donne, magicamente si leva un coro di "non so...", "ma che lo fanno a fa'?", "non mi convince", "ah, il solito femminismo sessantottino che tanto male ha fatto all'Italia!" e il peggiore di tutti: "non è queso il modo".

Mi spiegate, signori/e critici/he e titubanti, quale sarebbe, di grazia, "il modo"? Perché la protesta di piazza va bene per il diritto all'informazione, per difendere l'indipendenza dei magistrati, ... ma non per le donne? Perché il fatto che rivendichiamo (ancora, nel 2011!!) il diritto ad essere rispettate pone tanti interrogativi?

Già solo questo semplice fatto dà la misura della società nella quale viviamo, che ancora oggi no, non è una società fatta ANCHE da e per le donne.

Voglio, con tutta me stessa, che siano i/le ragazzi/e come quelli che parlano in questo video a creare la società del domani e non quelli che appoggiano ancora questo sistema o che, peggio ancora, se ne lavano le mani. Per loro, non deve esserci futuro.


3 commenti:

Juan ha detto...

complimenti, bellissimo messaggio.

chechi ha detto...

il video è molto emozionante, mi ha colmata di orgoglio, dispiacere e dolore. un abbraccio

Unknown ha detto...

I messaggi migliori sono quelli sentiti. E noi di questo abbiamo bisogno, di tornare a cose concrete e reali, non al mondo immaginario in cui ci hanno obbligato a vivere negli ultimi anni.