16 marzo 2008

USA, Cina e diritti umani

Negli USA è da poco uscito il Country Reports on Human Rights Practices.
Indovinate chi non figura in questo rapporto, nonostante sia responsabile di quello che accade nella Baia di Guantanamo e di voli sospetti, meglio conosciuti come rendition?
Nonostante questi piccoli peccatucci, gli USA mostrano il loro buon cuore depennando la Cina dalla loro black list.
Nell'attesa delle Olimpiadi, la Cina dimostra di aver imparato la lezione statunitense e si dedica al massacro e alla soppressione, nel caso specifico del popolo tibetano.

Mi sento di chiudere questo post con un pensiero tratto da Spinoza:

Caro Bush, prima di levarti dai coglioni, non è che t’è rimasta un po’ di democrazia da portare in Tibet?

7 commenti:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Per carità quello va in Tibet a "liberare" i cinesi dai rivoltosi....Ci manca pure lui sic....

Gianluca ha detto...

Eh sì..quello si confonde per carità!!!

Unknown ha detto...

@Daniele e Gianluca Ovviamente era una frase provocatoria.

L'Iraq si bombarda per esportarci la democrazia, in Cina facciamo le Olimpiadi e la depenniamo dalla black-list di chi vìola i diritti umani: la disparità sembra quasi comica se non ci fossero i morti di mezzo...

Gianluca ha detto...

Tanti cari auguri..
Buona Pasqua :-)

g

Unknown ha detto...

@Gianluca Auguri anche a te e alla tua faniglia :)

Mamma Simona ha detto...

Ma quando decideranno gli Usa di importare la libertà anziché di esportarla? buona Pasqua.

Unknown ha detto...

@ Simona E chi lo sa... Auguri anche a te ;)