Premetto che in genere non mi piacciono le manifestazioni "contro", ma poiché ritengo che l'ingerenza del Vaticano e del Papa in tutte le sfere del vissuto quotidiano stia diventando davvero insopportabile e talebana, sponsorizzo anch'io sul mio blog un'iniziativa che mi coinvolge da vicino, visto che si svolgerà presso la mia università (università che dovrebbe essere statale e LAICA):
Come i primi
1 settimana fa
3 commenti:
Anche a me non piace molto manifestare contro..preferisco difendere un'idea.
Credo che Il Papa abbia il diritto di parola, ma una chiesa che si espone, che invita a votare, che fa politica, dal parroco di campagna al Pontefice si espone alla polemica, ai fischi, allo sberleffo, alla critica.
E' il rischio delle invasioni di campo, e la storia del pontefice che parla a tutti proprio non regge!
Lui avrebbe avuto il diritto di parlare, noi di contestarlo.
"Avrebbe", perchè la visita è stata annullata.
L'annullamento è avvenuto in seguito all'occupazione del Senato Accademico, occupazione dovuta al fatto che il rettore voleva impedire la manifestazione di protesta.
Perciò ritengo di poter dire che l'unico vero atto censorio è stato quello del rettore, che non ha dimostrato molto acume né nell'invitare il Papa, né in seguito cercando d'impedire a chi era in disaccordo di esprimere la propria opinione.
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