Questo lo slogan del Forum della Cooperazione Internazionale che si è tenuto ieri all'Auditorium di Roma.
Io ero lì, pronta col mio taccuino in mano e ovviamente con la mia fotocamera, vestita con un golf rosso in modo da mimetizzarmi con le poltroncine :P
È stata Patrizia Santinelli, viceministra degli Affari Esteri, ad aprire i lavori con un appassionato discorso sulla situazione della cooperazione internazionale.
D'Alema invece, il cui intervento era previsto nel pomeriggio, non si è presentato, e secondo me non c'ha fatto una bella figura... Sì certo, ha mandato una lettera di scuse e d'incoraggiamento, ma non cambia il fatto che a un forum sulla cooperazione internazionale, il ministro degli Affari Esteri almeno una comparsata ce la dovrebbe fare.
In ogni caso mi sono trovata a condividere le parole della viceministra (almeno buona parte) e ho trovato molto interessanti quelle di Sergio Marelli, presidente delle ONG italiane.
Molto forti anche le parole di fratellanza e di speranza "gridate" da Igiaba Scego, una donna carismatica che mi è piaciuta molto.
Questo è stato il programma della giornata, anche se Vandana Shiva, con mio sommo dispiacere, non è potuta presentarsi (contavo molto di vederla: sto leggendo il suo libro "Il bene comune della terra").
È stata una bella esperienza, anche se sinceramente mi aspettavo più partecipanti. Unico neo, sono dovuta scappare a prendere il treno proprio nel momento più interessante, ovvero quello degli interventi dei partecipanti.
Peccato.
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È stata Patrizia Santinelli, viceministra degli Affari Esteri, ad aprire i lavori con un appassionato discorso sulla situazione della cooperazione internazionale.
D'Alema invece, il cui intervento era previsto nel pomeriggio, non si è presentato, e secondo me non c'ha fatto una bella figura... Sì certo, ha mandato una lettera di scuse e d'incoraggiamento, ma non cambia il fatto che a un forum sulla cooperazione internazionale, il ministro degli Affari Esteri almeno una comparsata ce la dovrebbe fare.
In ogni caso mi sono trovata a condividere le parole della viceministra (almeno buona parte) e ho trovato molto interessanti quelle di Sergio Marelli, presidente delle ONG italiane.
Molto forti anche le parole di fratellanza e di speranza "gridate" da Igiaba Scego, una donna carismatica che mi è piaciuta molto.
Questo è stato il programma della giornata, anche se Vandana Shiva, con mio sommo dispiacere, non è potuta presentarsi (contavo molto di vederla: sto leggendo il suo libro "Il bene comune della terra").
È stata una bella esperienza, anche se sinceramente mi aspettavo più partecipanti. Unico neo, sono dovuta scappare a prendere il treno proprio nel momento più interessante, ovvero quello degli interventi dei partecipanti.
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